Un nuovo motore a pistoni produce elettricità dal calore residuo
Uno spin-off dell'Empa/ETH sta sviluppando un motore a pistoni che può essere utilizzato per produrre elettricità dal calore di scarto industriale. La base di questo progetto è un innovativo sistema di controllo delle valvole.
Un nuovo motore a pistoni, sviluppato da esperti e partner dell'Empa, utilizza il calore di scarto industriale in modo più efficiente e potrebbe arrivare sul mercato grazie a una "Empa Entrepreneur Fellowship" del ricercatore Andyn Omanovic. La macchina si basa su un innovativo sistema di controllo delle valvole che rende più flessibile lo scambio di gas e riduce il consumo di carburante. Questa tecnologia viene già utilizzata, ad esempio, nei motori a carburante flessibile dei veicoli commerciali. Tuttavia, ora potrebbe essere utilizzata anche per generare elettricità laddove il calore di scarto dei processi industriali viene generato in grandi quantità. Il calore residuo viene convertito in energia meccanica attraverso i pistoni, che viene poi utilizzata per generare elettricità. Tuttavia, questo processo può essere realizzato solo con un nuovo tipo di controllo flessibile delle valvole.
Il nuovo motore alternativo è particolarmente adatto a temperature comprese tra 500 e 900 gradi e a potenze fino a diversi megawatt. Le potenziali applicazioni includono l'utilizzo del calore di scarto degli impianti di pirolisi per il biochar e la combustione di gas magri. Entro l'inizio del 2025 è prevista una macchina pilota per il fornitore di energia IWB di Basilea, seguita da una piccola serie per un'azienda specializzata in impianti di combustione di gas. Le sfide tecniche, come i materiali resistenti alla temperatura e le strategie di controllo, devono ancora essere superate, ma i calcoli costi-benefici sono promettenti, secondo un comunicato stampa dell'Empa. Tuttavia, è necessario trovare materiali più resistenti alla temperatura per la macchina e anche la strategia di controllo del processo termodinamico richiede ulteriori aggiustamenti.
Fonte e ulteriori informazioni: Empa