Il patrimonio edilizio: la chiave della transizione energetica
Il patrimonio edilizio svizzero consuma circa 100 TWh di energia all'anno, pari a 45% del consumo energetico totale della Svizzera. Con la sola implementazione di misure di efficienza energetica, questo consumo può essere ridotto di 50 TWh. Il gruppo di esperti di aeesuisse Buildings mostra come sia possibile sfruttare questo potenziale non sfruttato, eliminare le emissioni di CO2 nel settore edilizio e trasformare gli edifici in centrali elettriche.
Il patrimonio edilizio è una chiave centrale per realizzare la transizione energetica. Con la pubblicazione "Plusenergie & Klimaneutral: Politische Massnahmen für den nachhaltigen Betrieb des Schweizer Gebäudeparks" (Energia in più e clima neutro: misure politiche per la gestione sostenibile del patrimonio edilizio svizzero), la Divisione Edifici dell'organizzazione mantello aeesuisse mostra come sia possibile dimezzare il consumo energetico degli edifici, ridurre a zero le emissioni di CO2 nel settore edilizio e dare un importante contributo all'approvvigionamento energetico della Svizzera.
Nel campo dell'efficienza energetica, gli edifici più vecchi in particolare hanno un potenziale impressionante che può essere sfruttato con una combinazione di misure diverse. Secondo i calcoli federali, il consumo energetico del parco edilizio svizzero può essere dimezzato da 100 TWh a circa 50 TWh all'anno. Inoltre, il patrimonio edilizio è ancora oggi responsabile di circa un quarto delle emissioni annuali di gas serra. Decarbonizzando completamente la fornitura di calore con reti di riscaldamento neutrali dal punto di vista climatico, pompe di calore, forni a biomassa ed energia solare, le emissioni di CO2 degli edifici possono essere ridotte a zero entro il 2050. Inoltre, l'opuscolo del Gruppo di esperti sugli edifici mostra come sia possibile generare fino a 70 TWh di energia solare all'anno con il patrimonio edilizio della Svizzera.
Per realizzare l'enorme potenziale del patrimonio edilizio sono necessari, da un lato, i proprietari degli edifici e, dall'altro, l'economia. D'altra parte, anche la politica è chiamata in causa. "Il patrimonio edilizio è una chiave centrale per realizzare la transizione energetica. Con il nostro gruppo di esperti in materia di edilizia, di recente costituzione, e con l'opuscolo lanciato in questi giorni, contribuiamo a far sì che l'importante e considerevole potenziale del settore dell'edilizia venga affrontato anche dal punto di vista politico", afferma Stefan Batzli, direttore generale di aeesuisse. aeesuisse è l'organizzazione ombrello dell'industria delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. Rappresenta gli interessi di 35 associazioni industriali e quindi di circa 35.000 aziende in Svizzera. Nei suoi interessi, aeesuisse si impegna per una politica energetica e climatica progressiva e sostenibile nei confronti dell'amministrazione, della politica e della società.
Fonte: aeesuisse
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