La legge sui prezzi della mobilità entra nella fase di consultazione
Il 4 febbraio 2021 inizierà la consultazione per la legge "Progetti pilota per il Mobility Pricing". Questo dovrebbe rendere tali progetti legalmente possibili e fornire un sostegno finanziario. A seconda del progetto, i cantoni e i comuni o le organizzazioni interessate ne sono responsabili. Secondo il governo federale, varie regioni hanno indicato che vorrebbero testare il mobility pricing come parte di un progetto pilota.
La Svizzera non sarebbe il primo paese a testare il Mobility Pricing. Oggi, chiunque voglia guidare nella città di Londra deve pagare una tassa corrispondente. Questo ha notevolmente alleggerito la congestione del traffico a Londra. Il Mobility pricing può quindi aiutare a risolvere i problemi di traffico. In Svizzera, un'analisi teorica dell'impatto sull'esempio del cantone di Zugo ha già dimostrato che funziona. Affinché il mobility pricing possa essere testato nella pratica, è necessaria una base legale corrispondente. Il Consiglio federale ha elaborato una nuova legge a questo scopo e l'ha ora mandata in consultazione.
La legge permetterebbe ai cantoni e ai comuni di realizzare progetti pilota. La legge federale, che è limitata a dieci anni, ha lo scopo di permettere la sperimentazione di nuovi sistemi di tariffazione per influenzare la domanda di trasporto e il comportamento di mobilità, sia nel trasporto privato motorizzato che in quello pubblico. La legge dovrebbe anche creare la base per il governo federale per fornire sostegno finanziario ai progetti pilota. Il Consiglio federale sottolinea che i risultati di questi progetti potrebbero essere interessanti per tutta la Svizzera, ad esempio per quanto riguarda l'accettazione del mobility pricing da parte della popolazione.
Responsabilità con cantoni, comuni o organizzazioni
La legge distingue tra progetti pilota in cui gli utenti della strada nella regione interessata sono soggetti a un prelievo e progetti in cui possono partecipare volontariamente. I cantoni o i comuni sono responsabili dell'attuazione dei progetti pilota con oneri obbligatori. Devono essere approvati dal cantone nel cui territorio il progetto viene testato. Il cantone deve ottenere l'approvazione del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC). I progetti con i volontari possono essere realizzati anche da organizzazioni interessate.
Diverse regioni hanno espresso interesse a realizzare un progetto pilota. Il DATEC sta chiarendo e concretizzando le idee di progetto presentate a questo scopo con i cantoni, i comuni e le città interessate. Su questa base, saranno poi realizzati degli studi di fattibilità per alcuni di questi progetti. Questo dovrebbe chiarire la questione di quali dei progetti pilota proposti possano essere realizzati.
Gli studi di fattibilità dovrebbero essere pronti entro il 2022. Corrono parallelamente al processo legislativo in modo che i progetti pilota possano iniziare rapidamente non appena la nuova legge entra in vigore. Dal punto di vista attuale, questo è previsto per l'inizio del 2024.
Prime dichiarazioni delle associazioni di mobilità
In una prima dichiarazione, le reazioni delle due associazioni di mobilità cadono VCS e TCS differiscono. La VCS accoglie con favore l'approccio del Consiglio federale e scrive: "Il Mobility pricing è una grande opportunità per rendere il trasporto più sostenibile. Una tariffazione appropriata può ridurre la domanda di trasporto e incoraggiare il passaggio a mezzi di trasporto ecologici. I test pilota sono un primo passo importante in questa direzione".
Il TCS ha una visione diversa, affermando: "Il TCS rifiuta la guida della mobilità in base al prezzo. Rompere i picchi di traffico attraverso prezzi più alti nelle ore di punta sarebbe antisociale e colpirebbe soprattutto le persone con orari di lavoro poco flessibili. Il progetto di legge per tali progetti mandato in consultazione dal Consiglio federale oggi va nella direzione sbagliata".
Fonte: Bund/rs
La consultazione (Ecco i documenti) inizia il 4 febbraio 2021 e dura fino al 17 maggio 2021.
Interesse vivace per i progetti pilota
Nel febbraio 2020, la Confederazione ha contattato i cantoni e le città per sondare il loro interesse concreto per un progetto pilota. Diverse idee o schemi di progetto sono stati poi presentati alla Confederazione. I cantoni di Argovia, Basilea Città, Ginevra, Giura, Turgovia (Frauenfeld), Vallese e Zugo e le città di Berna, Biel/Bienne, Delémont e Zurigo hanno risposto. I cantoni, le città e i comuni interessati sono stati poi invitati nell'autunno 2020 a precisare i loro progetti e le loro idee in vista di un eventuale ulteriore consolidamento nel quadro di uno studio di fattibilità, come scrive la Confederazione nel suo comunicato stampa.