Jolanda Spiess-Hegglin: accolta la causa contro Ringier

Il Tribunale cantonale di Zugo ha ordinato a Ringier di consegnare 309.531 franchi svizzeri di profitti a Jolanda Spiess-Hegglin. Ringier critica la sentenza in quanto priva di fondamento fattuale e presenterà ricorso.

Il Tribunale cantonale di Zugo ha accolto la richiesta di Jolanda Spiess-Hegglin di restituzione dei profitti nei confronti di Ringier in prima istanza. La sentenza stabilisce che Ringier deve pagare 309.531 franchi dei 431.527 franchi richiesti all'attrice. Tuttavia, Ringier critica il fatto che la decisione abbia ignorato in larga misura i dati commerciali divulgati e una perizia di PwC. Secondo Ringier, il profitto effettivo realizzato era una frazione dell'importo riconosciuto.

Ladina Heimgartner, Head Media e CEO di Ringier Media Svizzera, commenta così: "Il resoconto degli eventi relativi a Jolanda Spiess-Hegglin e alla celebrazione di Landammann nel 2014 non è uno dei migliori momenti giornalistici di questo Paese e del Blick. Il modo in cui è stato riportato all'epoca è espressione di uno stile tabloid duro che il Blick ha smesso di praticare da tempo, e questo è un bene."

Il Tribunale cantonale di Zugo aveva già confermato nel 2020 che il Blick aveva violato i diritti personali dell'ex consigliere cantonale con i suoi servizi all'epoca - una sentenza che Ringier ha accettato. Dal punto di vista dell'azienda mediatica, la sentenza emessa ora sulla questione dei profitti è pericolosa: "Questa sentenza mette a rischio la libertà dei media nel nostro Paese", afferma Heimgartner. "Se il giornalismo viene minacciato con multe di questo tipo, la volontà di fare informazione critica sarà fortemente limitata".

Ringier ha annunciato che ricorrerà in appello contro la sentenza presso l'Alta Corte del Cantone di Zugo, poiché secondo l'azienda è priva di qualsiasi base fattuale e invia un segnale pericoloso per la libertà dei media in Svizzera.

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