Le aziende svizzere si preparano alla società senza contanti

Covid-19 ci sta portando verso una recessione in Svizzera? Il 70% delle aziende svizzere intervistate pensa: sì. Tuttavia, oltre a guardare al futuro con preoccupazione, la maggioranza delle aziende ritiene che la Svizzera sarà senza contanti entro cinque anni.

Tra cinque anni avremo una società senza contanti? La maggioranza delle imprese svizzere ritiene: sì. Ma temono anche una recessione dovuta a Covid-19. (Immagine: Pixabay.com)

L'80% delle aziende svizzere accetta tempi di pagamento più lunghi perché non vuole mettere a rischio le relazioni con i clienti e perché i mancati pagamenti hanno un impatto enorme sulle aziende. Questo è uno dei risultati del Country Report Switzerland nell'ambito dell'European Payment Report 2020, un'indagine statistica del fornitore di servizi di recupero crediti Intrum AG sui comportamenti di pagamento in Europa e in Svizzera.

Periodi di pagamento più lunghi e loro conseguenze

8 aziende svizzere su 10 dichiarano di accettare termini di pagamento più lunghi per non mettere a rischio le relazioni con i clienti. Si tratta dell'11% in più rispetto alla media europea. Allo stesso tempo, tre quarti delle aziende considerano la puntualità dei pagamenti un fattore decisivo per costruire e mantenere la fiducia di partner e fornitori. Ma quali sono le conseguenze di periodi di pagamento più lunghi? Più della metà delle aziende intervistate (PMI: 54%, grandi aziende: 51%) teme strozzature di liquidità, che minacciano l'esistenza di quasi la metà delle PMI (45%). Di conseguenza, il 44% delle PMI e il 49% delle grandi aziende stanno assumendo meno personale.

Maggiori investimenti nella prevenzione

E se non fosse così? Se le fatture delle aziende fossero pagate più rapidamente? Il 67% delle aziende svizzere intervistate ha dichiarato che ciò consentirà loro di ampliare l'offerta di prodotti e servizi e di promuovere l'innovazione attraverso una strategia digitale (66%). Il 59% vorrebbe assumere più dipendenti ed espandere geograficamente la propria area di mercato (64%). Rispetto alla media europea, la Svizzera si colloca al di sopra di tutti i valori: le aziende svizzere investono quindi maggiormente in misure preventive rispetto alle loro controparti europee, per evitare che si verifichino inadempienze nei pagamenti.

La prevenzione viene effettuata tramite controlli del credito: il 40% delle aziende svizzere intervistate si affida a questa misura. Circa un terzo (36%) ricorre al recupero crediti o all'assicurazione del credito (30%). In Europa, un terzo (31%) ha dichiarato di utilizzare i pagamenti anticipati per la prevenzione, mentre in Svizzera questo strumento sembra essere meno diffuso: solo il 22% lo utilizza nel nostro Paese.

Possibili conseguenze di una recessione

Attualmente siamo già in recessione? Il 92% delle aziende svizzere intervistate ha dichiarato che il nostro Paese è già in recessione o che se ne prevede una entro i prossimi due anni. Si tratta di una prospettiva pessimistica che invita alla cautela. Il 34% delle PMI e il 30% delle grandi aziende vogliono quindi identificare le aree di attività particolarmente rischiose e assumere meno debiti (34%). Inoltre, soprattutto le grandi aziende stanno riducendo i costi: il 39% ha dichiarato di avere in programma misure di riduzione dei costi.

Società senza contanti: presto, ma anche con rischi

Covid-19 è un motore per una società senza contanti: il 69% delle aziende svizzere intervistate prevede che la Svizzera sarà senza contanti entro cinque anni. Si tratta del 20% in più rispetto all'anno precedente e dimostra che l'attuale crisi sta portando molti cambiamenti a velocità record. Quali sono le possibili conseguenze di questo sviluppo? Il 64% teme rischi operativi o costi di transazione più elevati (61%) e anche il rischio di attacchi informatici è considerato relativamente alto (61%).

Fonte e ulteriori informazioni: Intrum AG

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