Le aziende svizzere si preparano alla società senza contanti
Covid-19 ci sta portando verso una recessione in Svizzera? Il 70% delle aziende svizzere intervistate pensa: sì. Tuttavia, oltre a guardare al futuro con preoccupazione, la maggioranza delle aziende ritiene che la Svizzera sarà senza contanti entro cinque anni.
L'80% delle aziende svizzere accetta tempi di pagamento più lunghi perché non vuole mettere a rischio le relazioni con i clienti e perché i mancati pagamenti hanno un impatto enorme sulle aziende. Questo è uno dei risultati del Country Report Switzerland nell'ambito dell'European Payment Report 2020, un'indagine statistica del fornitore di servizi di recupero crediti Intrum AG sui comportamenti di pagamento in Europa e in Svizzera.
Periodi di pagamento più lunghi e loro conseguenze
8 aziende svizzere su 10 dichiarano di accettare termini di pagamento più lunghi per non mettere a rischio le relazioni con i clienti. Si tratta dell'11% in più rispetto alla media europea. Allo stesso tempo, tre quarti delle aziende considerano la puntualità dei pagamenti un fattore decisivo per costruire e mantenere la fiducia di partner e fornitori. Ma quali sono le conseguenze di periodi di pagamento più lunghi? Più della metà delle aziende intervistate (PMI: 54%, grandi aziende: 51%) teme strozzature di liquidità, che minacciano l'esistenza di quasi la metà delle PMI (45%). Di conseguenza, il 44% delle PMI e il 49% delle grandi aziende stanno assumendo meno personale.
Maggiori investimenti nella prevenzione
E se non fosse così? Se le fatture delle aziende fossero pagate più rapidamente? Il 67% delle aziende svizzere intervistate ha dichiarato che ciò consentirà loro di ampliare l'offerta di prodotti e servizi e di promuovere l'innovazione attraverso una strategia digitale (66%). Il 59% vorrebbe assumere più dipendenti ed espandere geograficamente la propria area di mercato (64%). Rispetto alla media europea, la Svizzera si colloca al di sopra di tutti i valori: le aziende svizzere investono quindi maggiormente in misure preventive rispetto alle loro controparti europee, per evitare che si verifichino inadempienze nei pagamenti.
La prevenzione viene effettuata tramite controlli del credito: il 40% delle aziende svizzere intervistate si affida a questa misura. Circa un terzo (36%) ricorre al recupero crediti o all'assicurazione del credito (30%). In Europa, un terzo (31%) ha dichiarato di utilizzare i pagamenti anticipati per la prevenzione, mentre in Svizzera questo strumento sembra essere meno diffuso: solo il 22% lo utilizza nel nostro Paese.
Possibili conseguenze di una recessione
Attualmente siamo già in recessione? Il 92% delle aziende svizzere intervistate ha dichiarato che il nostro Paese è già in recessione o che se ne prevede una entro i prossimi due anni. Si tratta di una prospettiva pessimistica che invita alla cautela. Il 34% delle PMI e il 30% delle grandi aziende vogliono quindi identificare le aree di attività particolarmente rischiose e assumere meno debiti (34%). Inoltre, soprattutto le grandi aziende stanno riducendo i costi: il 39% ha dichiarato di avere in programma misure di riduzione dei costi.
Società senza contanti: presto, ma anche con rischi
Covid-19 è un motore per una società senza contanti: il 69% delle aziende svizzere intervistate prevede che la Svizzera sarà senza contanti entro cinque anni. Si tratta del 20% in più rispetto all'anno precedente e dimostra che l'attuale crisi sta portando molti cambiamenti a velocità record. Quali sono le possibili conseguenze di questo sviluppo? Il 64% teme rischi operativi o costi di transazione più elevati (61%) e anche il rischio di attacchi informatici è considerato relativamente alto (61%).
Fonte e ulteriori informazioni: Intrum AG