Vertice di Zermatt 2019: firmata la dichiarazione contro il commercio illecito
La Fondazione OISTE e la Fondazione del Vertice di Zermatt firmano la Dichiarazione contro il commercio illecito e invitano la comunità internazionale ad affrontare tutte le forme di commercio illecito al Vertice di Zermatt del 2019.
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Il Summit di Zermatt si tiene ogni anno in Svizzera dal 2010. La conferenza si rivolge principalmente a leader aziendali/finanziari e imprenditori in un dialogo orientato all'azione con i responsabili della società civile, della scienza, dell'istruzione, delle belle arti, dell'architettura, della medicina, della spiritualità e del settore pubblico. Secondo gli organizzatori, il programma della conferenza annuale del Summit di Zermatt è un catalizzatore per ispirare, condividere innovazioni e mettere in atto nuovi modelli di sviluppo aziendale, dando priorità alla dignità umana nel nostro mondo globalizzato.
Firmata la Dichiarazione contro il commercio illecito
La Fondazione OISTE, la Fondazione del Vertice di Zermatt, Sucafina, Integral Petroleum, Philip Morris International e i delegati di 46 Paesi diversi hanno ora firmato la Dichiarazione contro il commercio illecito lanciata al Vertice di Zermatt 2018, che invita la comunità internazionale ad affrontare tutte le forme di commercio illecito. Questo perché, nonostante gli sforzi significativi delle organizzazioni globali, dei governi e degli attivisti del settore privato, il commercio illecito rimane diffuso e rappresenta una minaccia significativa per l'economia globale.
Il commercio illegale come causa della disuguaglianza di ricchezza
La Dichiarazione sulla lotta al traffico illecito delinea i passi da compiere per fermare il traffico illecito. I governi e i firmatari del settore privato concordano sulla necessità di trattarlo come un reato grave.
Oggi, con la digitalizzazione delle economie e i recenti sviluppi tecnologici, i fondamenti del commercio stanno cambiando sia nelle economie legali che in quelle illegali. Il miglioramento delle reti globali, i sistemi di scambio di dati in tempo reale e le piattaforme online consentono una fornitura più efficiente di prodotti illeciti e aumentano il numero di parti coinvolte in questo mercato. Ciò pone sfide significative ai produttori legittimi, ai governi e agli altri operatori dei settori interessati.
Di conseguenza, il commercio illecito ha creato notevoli disparità di ricchezza tra i Paesi in via di sviluppo e quelli sviluppati, ha alimentato conflitti devastanti e ha minato la legittimità dei Paesi. In effetti, il commercio illecito è il canale che consente la destabilizzazione e le attività pericolose in quasi tutti i settori dell'economia globale. Di conseguenza, sono emerse nuove forme di commercio illecito, rendendo la lotta al commercio illecito più complessa e transnazionale che mai.
Un numero sempre maggiore di beni interessati
Il commercio illegale ostacola gli elementi fondamentali per lo sviluppo, la democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto. Consente pratiche di corruzione tra funzionari governativi e privati. Ogni anno, sempre più beni e marchi sono interessati dal commercio illegale in tutti i settori. È quindi urgente sviluppare una Dichiarazione sulla lotta al commercio illecito per sensibilizzare e rispondere a queste sfide.
La Fondazione OISTE e il Vertice di Zermatt, con un gruppo di esperti internazionali di alto livello, hanno quindi lanciato la Dichiarazione contro il commercio illecito al Vertice di Zermatt nel settembre 2018. La dichiarazione è stata presentata alla comunità internazionale nell'ambito di un roadshow globale che invita la comunità internazionale ad affrontare tutte le forme di commercio illecito, a promuovere la dovuta diligenza e il controllo della catena di approvvigionamento e a incoraggiare la cooperazione tra attori statali e non statali nello sviluppo di soluzioni sostenibili.
I principi fondamentali della Dichiarazione contro il commercio illecito
- trattare il traffico illecito come un reato grave ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (UNCAT), della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC) e dell'Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS),
- Combattere i problemi di corruzione e riciclaggio di denaro in relazione al commercio illegale della legislazione
- una politica di tolleranza zero;
- Rafforzare il quadro giuridico e sostenere l'applicazione della legge;
- Migliorare i meccanismi inter-agenzia per combattere i crimini legati al traffico illecito;
- Sostenere i governi che distruggono i prodotti del commercio illegale;
- Fare pressione sui governi e sulle altre entità che utilizzano o facilitano l'uso di prodotti derivati dal commercio illecito;
- mettere fuori gioco gli imprenditori criminali;
- Ridurre gli incentivi a entrare nei mercati illegali;
- Ridurre la capacità della criminalità organizzata di penetrare nel sistema finanziario;
- Sostenere i governi nel mantenimento di mercati legittimi e nella promozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs).
Il commercio illegale ha un impatto negativo sulla stabilità economica, sul benessere sociale, sulla salute pubblica, sulla sicurezza pubblica e sul nostro ambiente. Esistono numerosi esempi documentati di questo fenomeno.
Ulteriori informazioni: http://www.oiste.org e http://www.zermattsummit.org