Lavoro temporaneo: 20000 lavoratori a tempo determinato probabilmente affronteranno la disoccupazione
La crisi di Corona sta scuotendo il settore temporaneo. Il numero di ore lavorate nel secondo trimestre è sceso di quasi il 23% rispetto all'anno precedente - senza tener conto delle ore lavorate in orario ridotto. Questo è dimostrato dallo Swiss Staffing Index come barometro del settore.
Circa 20.000 lavoratori temporanei sono attualmente a tempo ridotto. Con l'ordinanza d'emergenza del Consiglio federale che scade il 31 agosto 2020, questa misura del mercato del lavoro non sarà più disponibile per il settore. Se i dipendenti colpiti non possono essere reintegrati per allora, i loro contratti possono essere rescissi.
L'associazione di settore suona l'allarme
"È incomprensibile che l'ordinanza d'urgenza del Consiglio federale non venga prorogata fino a quando la nuova legge Covid 19 non sia stata approvata dal Parlamento" critica Leif Agnéus, presidente dell'associazione di categoria swissstaffing. "La mancanza di una soluzione di follow-up per il lavoro a tempo ridotto per i dipendenti temporanei mette inutilmente in pericolo numerosi rapporti di lavoro temporanei all'inizio di settembre". Particolarmente sensibile: Anche se non si possono escludere ulteriori blocchi, presumibilmente regionali o settoriali, la nuova legge non prevede più una soluzione di lavoro a tempo ridotto per i lavoratori temporanei. Nonostante la pressione dell'opinione pubblica, non hanno mandato tutti i lavoratori temporanei a lavorare a tempo ridotto in modo generalizzato. Invece, hanno limitato la loro applicazione ai rapporti di lavoro con una prospettiva a lungo termine, come previsto dalla legge e dall'ordinanza. Leif Agnéus chiede: "Il Parlamento deve agire con urgenza e integrare il lavoro a tempo ridotto per i lavoratori temporanei nella legge.
Il lavoro temporaneo nella Svizzera francese e in Ticino è particolarmente colpito
Il virus Corona e il blocco hanno colpito duramente la Svizzera romanda e il Ticino, non solo in termini di salute ma anche economici. Un sondaggio di gfs-zürich tra i membri di swissstaffing mostra che il numero di lavoratori temporanei in queste regioni è diminuito dall'80 al 90 per cento durante il blocco. In confronto, il numero di lavoratori temporanei nella Svizzera tedesca è diminuito di un buon 40 per cento. Gran parte del calo non è dovuto ai licenziamenti, ma alla scadenza dei contratti temporanei da un lato e alla mancanza di nuove assunzioni dall'altro. Guardando al futuro, è preoccupante che l'attività economica non abbia ancora ripreso fortemente in tutta la Svizzera, nonostante le misure di allentamento di giugno. Fortunatamente, ci sono segni di una ripresa più rapida nella Svizzera francese e in Ticino.
Fonte: Swissstaffing