Aumentare la resilienza dei dipendenti
Nel mondo del lavoro moderno, i dipendenti delle aziende devono essere in grado di affrontare nuovi compiti con coraggio e di gestire le situazioni di stress in modo ragionevolmente rilassato. Altrimenti, la sfida si trasforma spesso in sopraffazione.
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Nella vita lavorativa di tutti i giorni, spesso si nota che le persone reagiscono in modo molto diverso alle stesse sfide e pressioni. Ad esempio, mentre un dipendente dice subito "Non sono in grado di farlo" quando si trova di fronte a nuovi compiti, un altro pensa "Wow, finalmente posso mettermi alla prova" e parte con fiducia alla ricerca di soluzioni adeguate ai problemi.
Mentre un dipendente, ad esempio, soffre di burnout e si ammala per un periodo più lungo a causa delle "condizioni di lavoro stressanti", un altro si lamenta occasionalmente "È stressante", ma poi si mette al lavoro pieno di vigore e porta sistematicamente a termine i compiti.
La ricerca sulla resilienza sta studiando il perché di questa situazione ed è giunta alla conclusione che alcune persone sono più "resilienti" di altre. Hanno una "pelle più spessa", per così dire, quando si tratta di affrontare situazioni difficili. È per questo che lo stress sembra scivolare via da loro, mentre per altri porta a richieste eccessive.
Le otto caratteristiche dei dipendenti resilienti
La ricerca sulla resilienza mostra che le persone con un alto livello di resilienza hanno generalmente le seguenti caratteristiche e tratti di personalità:
- Pensiero positivo: Le persone resilienti non si lasciano prendere dal panico di fronte a nuove sfide. Al contrario, pensano: ce la farò in qualche modo, anche se non so ancora come.
- Autostima: Credono in se stessi e in ciò che possono e fanno.
- Capacità di risolvere i problemi: Pensano in modo orientato alla soluzione e pianificano il loro futuro. Non sono preoccupati per il futuro.
- Responsabilità personale: Prendono in mano la loro vita e il loro destino e non si lasciano costringere in un ruolo di vittima.
- Autoefficacia: Inizialmente accettano le cose e le circostanze (negative) così come sono. Ma non le lasciano così come sono: le cambiano.
- Competenza sociale: Rimangono in dialogo con il loro ambiente nei momenti di stress. Se necessario, chiedono supporto o lo organizzano da soli.
- Mindfulness: Hanno un senso di sé. Sanno cosa è (non) buono per loro e percepiscono quando stanno raggiungendo i loro limiti.
- Strategie di gestione dello stress: Hanno sviluppato strategie per garantire il necessario relax anche nei momenti di stress e, per quanto possibile, per mantenere l'equilibrio nella loro vita.
Diventare una personalità resiliente
La ricerca sulla resilienza mostra anche che le abilità e le caratteristiche citate sono latenti in quasi tutte le persone. Tuttavia, senza un supporto esterno, spesso hanno difficoltà ad attivarle. Questo perché devono esserne consapevoli: Come reagisco regolarmente in determinate situazioni? Ad esempio, di fronte a nuove sfide? O quando si devono prendere decisioni importanti? O quando il volume di lavoro aumenta? Inoltre: perché reagisco in questo modo e non in un altro?
Chiunque può porsi queste domande. Ma in realtà molti non lo fanno. E se lo fanno? Spesso non trovano le risposte giuste. Ad esempio, perché non si rendono conto di reagire sempre in modo simile in situazioni analoghe. Oppure perché il loro comportamento gli sembra così naturale che non riescono a immaginare di reagire diversamente.
Riconoscere tempestivamente le richieste eccessive in arrivo
Per questo motivo, le aziende che vogliono sostenere i propri dipendenti nell'aumentare la loro resilienza spesso offrono loro seminari appropriati. Inoltre, spesso mettono a disposizione un coach nel lavoro quotidiano per aiutarli a riconoscere e, se necessario, a modificare i loro tipici schemi di pensiero, comportamento e reazione a determinati stimoli esterni.
Un ulteriore obiettivo di questo supporto è quello di aumentare l'autoconsapevolezza dei dipendenti, ovvero la loro consapevolezza di quando, ad esempio, si trovano in una situazione che rischia di sovraccaricarli. In questo modo, infatti, i dipendenti possono prendere delle contromisure e organizzare un aiuto, ad esempio, per evitare il "burn out" e quindi l'esaurimento.
All'autore:
Nikola Doll lavora come formatrice e consulente manageriale, insieme al marito Klaus Doll, per l'associazione Consulenza organizzativa in bambola. Inoltre, il sociologo e pedagogo sociale qualificato accompagna persone altamente impegnate nella loro carriera come Allenatore nel loro sviluppo personale.