Rafforzare la competitività e la sicurezza

Gli Stati Uniti stanno sfidando il mondo. La concorrenza tra le sedi commerciali si intensificherà notevolmente. La Svizzera è chiamata a portare avanti importanti riforme di politica economica. Ciò richiede spirito pubblico e decisioni coraggiose. Senza un'ampia solidarietà politica, non sarà possibile dare una base solida alle finanze federali. Un'ampia solidarietà è necessaria anche per garantire l'approccio bilaterale.

La Svizzera deve portare avanti importanti riforme per rimanere competitiva a livello internazionale e rafforzare la sua attrattiva. (Immagine: www.depositphotos.com)

Il nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta inviando segnali chiari: le tasse devono essere abbassate, la regolamentazione snellita e le tariffe aumentate. Il presidente americano chiede all'Europa di fare di più per la sicurezza. La Svizzera deve affrontare al meglio questo difficile contesto geopolitico ed economico globale e rafforzare la propria attrattiva. La conferenza stampa annuale di oggi, organizzata dall'organizzazione di categoria Economiesuisse, è quindi dominata da importanti progetti di riforma.

 "Dobbiamo superare i blocchi e gli interessi acquisiti. Per garantire prosperità e sicurezza, ora abbiamo bisogno di spirito pubblico e di decisioni coraggiose", sottolinea Christoph Mäder, presidente di Economiesuisse. Le finanze federali sono messe alla prova dal pacchetto di aiuti. Per l'economia è fondamentale che il bilancio finanziario poggi su basi solide nel lungo periodo. Solo così si potrà creare un margine di manovra per investire nella sicurezza e nelle capacità di difesa.

Politica europea: l'attuazione della politica interna è il nocciolo della questione

Per la piazza economica svizzera è essenziale stabilizzare la via bilaterale con l'Unione europea (UE). "Siamo convinti che il percorso bilaterale sia il percorso personalizzato per la Svizzera: dove vogliamo accesso al mercato o cooperazione, concludiamo accordi e concordiamo regole comuni. Nei settori in cui non vogliamo accordi, non li facciamo", afferma Monika Rühl, presidente del Comitato esecutivo. Per quanto riguarda i contenuti del pacchetto di politica estera negoziato, si possono trarre le prime conclusioni positive dal punto di vista commerciale: Aggiornando gli accordi sul mercato interno esistenti, l'accesso al mercato interno dell'UE può essere garantito a lungo termine su basi solide.

Economiesuisse valuta positivamente i programmi di cooperazione in determinati settori, in particolare nella ricerca e nello sviluppo attraverso Horizon Europe. La comunità imprenditoriale accoglie inoltre con favore il fatto che sia stata concretizzata la clausola di salvaguardia nell'accordo sulla libera circolazione delle persone. Ciò costituisce la base per poter prendere provvedimenti in caso di gravi problemi. Ora è il momento dell'attuazione della politica interna. Le proposte concrete per l'attuazione del pacchetto di accordi sono fondamentali per la valutazione finale complessiva del pacchetto. Non sono ancora disponibili. Tuttavia, una cosa è chiara: il mercato del lavoro flessibile non è in discussione.

Regolamentazione bancaria: insieme siamo forti

La Svizzera ha bisogno di un'UBS forte. L'industria delle esportazioni dipende da una banca globale ben collegata a livello internazionale, in grado di accompagnare, finanziare e sostenere le sue attività commerciali all'estero. È nell'interesse di tutti che UBS sia competitiva. Sarebbe quindi sbagliato imporre a UBS condizioni che ne ostacolino la competitività internazionale. Tuttavia, questo non significa che le normative bancarie esistenti non debbano essere ottimizzate.

È importante che si faccia la cosa giusta e che si agisca dove è effettivamente necessario. Il rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta (PCI) ha evidenziato che i problemi principali sono stati la gestione inadeguata del Credit Suisse, il sottoutilizzo degli strumenti di vigilanza della FINMA e l'insufficiente cooperazione tra le autorità. Per quanto riguarda il quadro normativo, la comunità imprenditoriale ritiene che un approccio coordinato a livello internazionale sia fondamentale per garantire la competitività della piazza finanziaria.

Iniziativa di responsabilità ambientale: un chiaro no

Il 9 febbraio la popolazione svizzera voterà sull'iniziativa dei Giovani Verdi per la responsabilità ambientale. Se venisse accettata, le conseguenze sarebbero prezzi più alti, divieti di consumo e disposizioni normative complete. L'iniziativa è solo un esempio tra i tanti che lo dimostrano: Invece di lavorare su compromessi praticabili, si fissano obiettivi utopici e si mette a repentaglio la piazza economica svizzera. Economiesuisse respinge chiaramente l'iniziativa e si batte per il no.

Fonte: www.economiesuisse.ch

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