Volete vincere troppo spesso?
Non si tratta solo di vincere la Coppa del Mondo. Anche nei consigli di amministrazione si vuole vincere, a volte forse troppo spesso. In un nuovo Success Impulse, Volkmar Völzke mostra come i leader possano mettere da parte il proprio ego.
Anche se sembra sorprendente: spesso ci ostacoliamo da soli perché vogliamo vincere troppo. E peggio ancora: frustriamo gli altri con questo. Questo è particolarmente significativo se siete un leader. Come va inteso questo? C'è una linea delicata tra il voler vincere per il gusto di farlo (perché ci fa ottenere risultati migliori) e il voler vincere per l'ego.
Vincere per l'ego?
Tutti noi abbiamo un ego più o meno pronunciato, senza eccezioni. Nella maggior parte dei casi, ciò è positivo perché si riflette in una sana fiducia in se stessi e ci aiuta ad affermare interessi importanti. Solo che l'ego ci porta a voler vincere anche su questioni che in realtà non sono importanti. A volte non c'è altro motivo per farsi valere se non quello di soddisfare il proprio ego.
Ricordate l'ultima discussione che avete avuto: fino a che punto si trattava davvero della cosa e fino a che punto del nostro ego, che vedevamo ferito? Nei conflitti, l'ego gioca quasi sempre un ruolo più importante della questione. Ne consegue che: Si può diventare un leader migliore e si può ottenere molto di più se si smette di voler vincere troppo - in altre parole, se si mette da parte il proprio ego.
Tre passi per ridurre l'ego
Ecco 3 passi su come resettare il proprio ego e diventare di conseguenza un leader più influente (non è sempre facile):
- Fase 1: essere chiari sulle proprie priorità. Per decidere se vale la pena lottare per un risultato, è necessario conoscere le proprie priorità. La maggior parte dei leader ha troppe "priorità". Di conseguenza, cercano di farsi strada su questioni che non sono proprio tra le loro priorità. Suggerimento: avere un massimo di tre priorità contemporaneamente.
- Fase 2: Quanto è importante il punto di conflitto? Dopo il passo 1, è possibile controllare ogni discussione: È una delle mie principali priorità? In caso contrario, smettete di affermare il vostro punto di vista. Sicuramente conoscete situazioni in cui vi siete impegnati emotivamente in modo forte, ma il giorno dopo vi siete chiesti perché fosse così importante per voi. Poi il suo ego ha parlato. Se, invece, in ogni discussione ci si chiede se contribuisce davvero al raggiungimento dei propri obiettivi, spesso si possono risparmiare le energie.
- Fase 3: cedere alle cose non importanti. Dopo le fasi 1 e 2, potete rinunciare a qualsiasi discussione che non contribuisca a raggiungere i vostri obiettivi principali. Inizialmente, questo richiede una pratica concentrata. Perché ci troviamo troppo presto in situazioni in cui il nostro ego vuole avere il sopravvento. Quindi, quando vi trovate in una discussione emotiva, fate un respiro profondo, ponetevi la domanda del punto 2 e, se necessario, ponete fine al vostro impegno.
La conseguenza delle tre fasi:
Risparmierete un'enorme quantità di energia, eserciterete un'influenza positiva sugli altri, sarete più concentrati su ciò che è veramente importante e avrete di conseguenza più gioia.