AefU rifiuta lo stoccaggio del legno nella foresta
I Medici per la Tutela dell'Ambiente AefU sono rigorosamente contrari all'uso di insetticidi nella foresta. La prevista modifica dell'ordinanza forestale provoca l'esatto contrario. Vuole autorizzare grandi depositi di legname nella foresta. Tuttavia, i tronchi di conifere abbattuti e non scortecciati nella foresta sono suscettibili al bostrico.
Come si evince dal comunicato stampa dell'AefU, in molti luoghi i tronchi d'albero abbattuti (i cosiddetti polter) vengono già stoccati lungo le strade forestali fino a quando non è il loro turno di essere lavorati nelle segherie (soprattutto di abete rosso). La foresta è quindi già un'area di stoccaggio gratuita per l'industria del legno, che risparmia così spazio e costi. È in corso una modifica dell'ordinanza forestale per consentire grandi impianti di stoccaggio di legname rotondo a beneficio dell'industria del legno. "Questo nella consapevolezza che potrebbe essere necessario un (maggiore) uso di insetticidi", continua la dichiarazione.
I tronchi di abete rosso non scorticati conservati nella foresta sono un invito per il bostrico (piralide), soprattutto nelle estati secche. Per questo motivo vengono spesso irrorati preventivamente con insetticidi (la cosiddetta irrorazione dei tronchi). A volte ciò avviene anche con sostanze vietate (cfr. OEKOSKOP 1/19, "Insetticidi altamente tossici nella foresta svizzera").
Sbucciare o uscire dalla foresta
Le sostanze pericolose per l'ambiente sono generalmente vietate nella foresta. La legge sulla protezione ambientale prevede eccezioni al massimo quando sono state esaurite le misure alternative. Sono semplici: se la corteccia viene staccata dai tronchi, questi non sono più attraenti per il coleottero. Oppure i tronchi vengono stoccati fuori dalla foresta. L'industria rinuncia a entrambi per motivi di costo e di spazio. Gli insetticidi vengono quindi spesso utilizzati senza la necessaria autorizzazione, come ha dimostrato la ricerca AefU. C'è un grave deficit nell'applicazione del divieto.
Negozio di tronchi Black Box
Inoltre, le strutture di stoccaggio del tondame proposte non sono definite in alcun modo. Non ci sono specifiche vincolanti né in termini di ubicazione, né di volume di traffico, né di superficie, né di volume. Tutto ciò rimarrebbe a discrezione dei comuni in quanto autorità preposte al rilascio delle licenze. Le aree di stoccaggio - nel mezzo della foresta - potrebbero essere sigillate. Questo potrebbe essere fatto anche con il catrame, un materiale tossico che non viene quasi mai utilizzato altrove. Tali aree di stoccaggio sarebbero ovviamente aree industriali, che però sono vietate nella foresta.
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