DigiBarometer misura la trasformazione digitale: consigli di amministrazione delle PMI "sprovveduti"?
Niente cambierà il nostro mondo come la trasformazione digitale. Anche le PMI svizzere sono interessate da questi cambiamenti rivoluzionari e devono adeguarsi ad essi. Il DigiBarometer, condotto per la prima volta nel 2018 dalla piattaforma di consulenza Chief Digital Community (CDC) in collaborazione con la Lucerne School of Information Technology, mostra che c'è molto da recuperare. Sebbene il 97% delle PMI veda la trasformazione digitale come un'opportunità, solo il 20% sta perseguendo con successo questo percorso.
Le persone, i mercati e la società cambieranno radicalmente. Le nuove tecnologie stanno costringendo le aziende a ripensare radicalmente i loro modelli di business e offrono enormi opportunità di crescita. Tuttavia, anche le aziende dovrebbero essere in grado di sfruttare queste opportunità. La conseguenza diretta della padronanza della trasformazione digitale è uno sforzo enorme, soprattutto per le aziende esistenti. È necessario rompere vecchi schemi di pensiero e strutture, sviluppare nuovi approcci e modelli di business. La pressione per innovare e cambiare sta diventando una sfida continua, anche per le PMI svizzere.
DigiBarometro: I risultati e le scoperte più importanti
In questo contesto, la Chief Digital Community (CDC), in collaborazione con la Scuola di Informatica di Lucerna, ha condotto per la prima volta nel 2018 il DigiBarometer per rilevare la situazione delle PMI svizzere riguardo alla trasformazione digitale. Questo sondaggio ha fornito importanti informazioni sulla situazione delle PMI svizzere in un mondo sempre più digitalizzato, con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza.
- Il 97% vede la trasformazione digitale come un'opportunità.
- Il 20 per cento è sulla buona strada nella trasformazione digitale, il 68 per cento ha un successo parziale.
- Il 70 per cento ha ancorato la trasformazione digitale nella propria strategia aziendale, il 13 per cento sta anche progettando di farlo.
- Il 49 per cento ha un know-how interno sufficiente, mentre il 29 per cento non ce l'ha ancora.
- Il 56% non dà una risposta riguardo alla posizione degli esperti per la trasformazione digitale all'interno della struttura aziendale. Il 24% menziona la direzione.
- Il 49% dichiara di avere troppo poche risorse interne per la trasformazione digitale.
- Il 46% nomina prodotti e servizi come area di reazione della trasformazione digitale.
- Il 28% ha risposto che il loro consiglio di amministrazione ha un alto livello di conoscenza, e un altro 8% lo valuta addirittura molto alto. Questo contrasta con il 38% che valuta il proprio consiglio di amministrazione come avente un livello di conoscenza basso o molto basso.
I consigli di amministrazione delle PMI hanno un know-how sufficiente?
"L'ancoraggio della trasformazione digitale nella strategia aziendale è un driver per il successo dell'implementazione", afferma lo studio DigiBarometer in merito a questi risultati. E continua: "Nel complesso, la percentuale di aziende molto grandi con un ancoraggio strategico alla trasformazione digitale è superiore a quella delle aziende più piccole e molto piccole, dove le differenze rispetto al campione complessivo sono quasi nulle. Di conseguenza, una misura per le PMI consiste nel riprendere e radicare il tema in modo strategico, secondo le raccomandazioni dello studio.
Nel 58% dei casi, gli intervistati ritengono che il loro consiglio di amministrazione abbia un livello di competenza elevato o molto elevato in materia di trasformazione digitale, a condizione che la trasformazione digitale faccia parte della strategia aziendale. Secondo lo studio, questo valore scende al 49% se si considera il campione complessivo. La spiegazione è che un consiglio di amministrazione con un alto livello di know-how digitale riconoscerà la trasformazione digitale come un must strategico e la inserirà di conseguenza nella strategia.
Fonte: www.chiefdigital.ch