L'informatica nel mondo del lavoro che cambia
Il lavoro ibrido e a distanza sta modificando i ruoli e le responsabilità dell'IT aziendale. L'attuale studio "L'IT nel mondo del lavoro che cambia" di Nexthink, fornitore di soluzioni per l'analisi in tempo reale, il feedback dei dipendenti e la risoluzione automatica dei problemi, mostra che l'attenzione si sta spostando verso i dipendenti, non solo per motivi funzionali, ma anche per quanto riguarda la strategia delle risorse umane.
La Digital Employee Experience (DEX) sta diventando un tema critico. Questo è il risultato di uno studio sulla trasformazione del mondo del lavoro condotto da Nexthink in Germania, Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Sono stati intervistati 1000 esperti IT. I risultati mostrano: Circa un quarto del loro tempo di lavoro è attualmente dedicato ai requisiti legati a DEX. Un terzo del loro tempo di lavoro è di natura strategica, il che include anche la collaborazione con le risorse umane, mentre il 40% è dedicato alle operazioni IT generali.
Il cambiamento nel mondo del lavoro come questione di esperienza informatica
Dai risultati dell'indagine condotta dall'istituto indipendente di ricerche di mercato Vanson Bourne Studio Nexthink diventa chiaro che è importante creare soluzioni che supportino la collaborazione e la produttività dei dipendenti, ovvero l'esperienza IT o l'esperienza digitale dei dipendenti nel suo complesso. La semplice fornitura di apparecchiature IT non è più sufficiente. Si tratta di uno sviluppo che era già evidente prima della pandemia. In effetti, tutti i partecipanti allo studio ritengono che l'IT svolga un ruolo critico o importante nel garantire il "flusso" sul posto di lavoro, ossia un flusso di lavoro produttivo e senza problemi.
Anche le aree di responsabilità si stanno spostando in modo significativo, con l'IT e le risorse umane sempre più intrecciate. Secondo gli esperti IT intervistati in Germania, prima della pandemia la responsabilità dei posti di lavoro era principalmente delle Risorse Umane (40%), o delle Risorse Umane e dell'IT in combinazione (39%). Nel frattempo, l'informatica ha acquisito una notevole importanza in questo settore. Oggi solo il dodici per cento vede le risorse umane come uniche responsabili. Tra cinque anni, cioè nel 2027, questa cifra scenderà al quattro per cento. Il 43% ritiene che l'IT aziendale assumerà un ruolo di primo piano nella progettazione e nella fornitura di posti di lavoro, mentre il 53% si aspetta che l'IT e le risorse umane agiscano insieme. Perché, secondo il 94% degli intervistati tedeschi, la cui cultura del lavoro è probabilmente più simile a quella svizzera, un ambiente di lavoro indipendente dalla sede è più efficiente se è essenzialmente progettato dall'IT.
L'IT come chiave per la fidelizzazione dei dipendenti
Anche i requisiti che prima erano assegnati esclusivamente alle Risorse Umane, come il benessere e la soddisfazione dei dipendenti, ora vengono sempre più affrontati dall'IT: il 20% vede l'IT nel ruolo di protagonista, il 38% IT e HR insieme. Inoltre, l'IT - secondo il 92% degli intervistati in Germania - ha una posizione chiave nel trattenere i dipendenti qualificati e nel contrastare il problema critico delle "grandi dimissioni" o della "grande ondata di dimissioni". Il 98% afferma che un ambiente di lavoro remoto confortevole migliora la fidelizzazione dei dipendenti. Rispetto agli altri Paesi, il Regno Unito ha il più basso sostegno a questo tema, con l'89%.
Ciò significa che le risorse umane e l'IT dovranno trovare il modo di collaborare strettamente, anche nella comunicazione con i dipendenti. Questa collaborazione si sta sviluppando da tempo su più livelli e negli ultimi cinque anni sono state introdotte nuove aree di responsabilità nell'IT: ad esempio, il 27% dei tedeschi ha dichiarato di aver realizzato progetti legati alle risorse umane in qualità di esperti IT e il 44% supporta piattaforme di comunicazione per i dipendenti. Ci sono sicuramente delle differenze tra i Paesi intervistati quando si tratta di questo argomento: In Francia, un numero significativamente maggiore di esperti IT (33%) ha dichiarato di aver realizzato progetti legati alle risorse umane, mentre negli Stati Uniti e nel Regno Unito la percentuale era significativamente più bassa (18%).
Sicuro e senza problemi è il motto
Anche l'informatica sembra essere chiara: gli uffici puri appartengono in gran parte al passato. Il 48% ha dichiarato che tra cinque anni i luoghi di lavoro saranno prevalentemente virtuali per lavorare in modo indipendente dalla sede. Solo l'otto percento vede ancora in futuro luoghi di lavoro esclusivamente in azienda.
Come previsto, la questione della sicurezza gioca ancora il ruolo più importante nel lavoro a distanza con il 26% (Francia 29%, Regno Unito 23%), ma la sfida di sviluppare gli strumenti necessari per il lavoro indipendente dalla sede è quasi altrettanto importante con il 22% (USA e Regno Unito 17%, Francia 19%). Un esperto IT su cinque si sente particolarmente in difficoltà nel garantire ai dipendenti un ambiente di lavoro senza problemi. Perché, secondo l'opinione unanime dell'83%, le interruzioni informatiche sono percepite come più gravi nel lavoro a distanza che in ufficio.
L'IT richiede più supporto
Non sorprende che, secondo i partecipanti al sondaggio, la gestione del lavoro remoto e ibrido avrà un ruolo sempre più importante nell'IT aziendale oggi e in futuro. Gli esperti informatici stanno diventando sempre più importanti per le aziende che offrono ambienti di lavoro flessibili. Tuttavia - e questo è sorprendente - questa consapevolezza non ha ancora raggiunto tutte le aziende. Alla domanda su cosa li aiuterebbe, in quanto professionisti IT, ad affrontare le sfide della flessibilità sul posto di lavoro, la maggior parte (57%) ha citato questo aspetto: maggiore riconoscimento e consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie responsabilità. Questo vale per tutti i Paesi esaminati. Al secondo posto (51%) si trova il desiderio di investire in strumenti e software aggiuntivi, seguito da vicino da un migliore supporto da parte dei manager (49%), da più tempo per queste attività (48%) e dalla formazione (45%).
Conclusione: per la trasformazione del mondo del lavoro, IT e HR devono andare di pari passo
I professionisti IT delle aziende sono consapevoli del loro ruolo notevolmente ampliato per quanto riguarda i requisiti strategici delle risorse umane. Si considerano progettisti proattivi del futuro del lavoro e quindi una delle loro aree centrali di responsabilità è quella di sostenere e sviluppare ulteriormente la soddisfazione e la fedeltà dei dipendenti con un'esperienza informatica ottimale dell'ambiente di lavoro digitale. Tuttavia, oltre a strumenti tecnici e tempo aggiuntivi, hanno bisogno anche del sostegno del management, che in molti casi sembra ancora mancare.
Fonte: Nexthink